martedì 16 febbraio 2010

Problem solving

Questo post è particolarmente tecnico e forse anche di non facile apprendimento, se non si è degli executive chef, dei direttori, amministratori, f&b etc...
Lo scopo è quello di far nuovamente luce sull'importanza della risoluzione dei problemi per un azienda, i quali in questo caso non sono necessariamente gestionali, ma di tipo strategico, sia che si tratti di gestione, di marketing, di local account etc...
Il " Problem Solving"
Se ne sente parlare nelle aziende più prestigiose, dove il problem solving non è adottato nella singola persona, ma nell'ambito di una data situazione o problema che necessiti di soluzione.
Sembrerebbe dunque che questo metodo connesso ad un' altra specialità, il problem setting, sia argomento dei nostri giorni, ma la metodologia in oggetto risale dall'epoca di Mosè.
Esiste una visione simile del problem solving che non vede una data situazione come un problema, ma una distanza più o meno lunga tra la situazione del caso e quella ideale.
Ed è esattamente questa che andremo ad esaminare ed utilizzare.
Il problem solving è dunque un modello atto a coprire quella data distanza che vogliamo ricoprire tra la situazione reale e quella che vorremmo raggiungere.
Questo modello richiede delle decisioni coerenti chiamate "decisioni making", che inducono tramite degli attori alla conclusione positiva del modello.
Per essere attuato questo modello necessita di studi specifici e approfomditi sulla distanza e sul risultato che vogliamo ottenere.
Prendiamo per esempio assurdo una montagna altissima circa 3000 m. e pensiamo di voler far arrivare un tubo di gomma il quale trasporti dell'acqua calda da una sorgente x ad una foce y.
In questo caso il problem solving sarà atto a coprire la distanza tra x ed y, con metodi che rendano la risultante positiva.
Andando ad esaminare il percorso, troveremo che ad una certa altitudine l'acqua ghiaccia perchè la temperatura è al di sotto degli 0°C e che nonostante l'acqua sia calda, se non scorre ad una certa velocità il tempo di raffreddamento e quindi di congelamento è assai veloce.
Nel comtempo valuteremo che il materiale in oggetto, cioè la gomma, subisce notevoli cambiamenti con il variare della temperatura e che la forza di gravità che varia a 3000 di circa 65,0 di percentuale di 1 atm e incide sulla pressione dell'acqua nel tubo di gomma, A questo da aggiungere la distanza in chilometri da ricoprire e quindi la necessità di reperire un tubo così lungo, la forza lavoro che deve lavorare a basse temperature, mangiare, dormire, riscaldarsi....etc.
Potrei elencare altri fattori che aumeterebbero la distanza, ma il mio voleva essere solo un esempio per far capire cosa si intende per disatanza e per rendere altrettanto chiaro il significato di "colmare la distanza", studiare, valutare, risolvere ogni problema al fine di raggiungere il risultato desiderato.
Diremo allora che il problem solving è dato due fattori, la larghezza e la profondità, dove la larghezza è intesa come il tempo ( quando ) e la profondità lo studio approfondito dei problemi e dei dati.
Quando ho studiato il problem solving-setting etc...il mio scopo non era quello di esercitarlo in cucina e basta, ma in un contesto di problem solving in gruppi, catene, s.p.a.
Cercherò di abbreviare drasticamente l'argomento solo per cercare di spiegare l'importanza dello Chef executive in un azienda e l'altrettanta ed indispensabile necessità di specializzazione non solo nel campo teorico pratico della gastronomia, ma anche in strategia, legislazione igienico-sanitaria, tributaria e normativa del lavoro, insomma un alleato che curi, tuteli e ove necesario attacchi a vantaggio dell'azienda.
Snobbiamo approfonditamente ciò che potrebbe non interessare ai molti e adottiamo un linguaggio più semplice ed attuabile nel settore turistico-alberghiero ed in particolare per i manager della cucina, ossia gli Chef de cuisine.
Quando un professionista viene assunto in azienda, l'aspettativa è quella del buon andamento economico-azindale mirato all'efficienza del reparto ed alla soddisfazione del cliente con conseguente fidelizzazione.
I punti da sottoporre a valutazione saranno quindi :

-studio dell'esigenza aziedale ( nuova apertura, rivalutazione dell'azienda...etc)
-studio del target di clientela ( città, paese, località turistica, stagionalità ...etc)
-gestione della forza lavoro
-gestione dei costi mediante calcolo del food cost
-gestione delle materie prime
-gestione degli ordini-acquisti
-gestione dei magazzini
-studio del territorio





Il problem solving in questi casi non è necessario per risolvere una soluzione, ma indispensabile per il raggiungimento e la gestione dei punti succitati.


Nel metodo in oggetto esistono due tipi di strade percorribili, l'invenzione e la scoperta, due simili termini che però hanno significati diversi.


L'invenzione è il risultato ottenuto dopo una serie di tentativi, mentre la scoperta è il risultato ottenuto osservando una data situazione che, quasi fortuitamente, conduce ad un effetto.

Per un azienda è assai vantaggioso avere alle proprie dipendenze un professionista che collabori con la direzione ed abbia delle conoscenze approfondite che portino alla risoluzione di problemi prima che questi sobbarchino l'amministrazione di inutili e brigose vicende.

I cosiddetti risolutori possono essere classificati in due categorie :

- novizi o inesperti ( naifs ),

- esperti ( expert ).

Per assurdo ambedue impiegano pressochè lo stesso tempo per l'epilogo del loro modus pensandi, con la differenza che il novizio salterà diversi passaggi di studio ed approfondimento, per poi adoperare diversi tentativi di risoluzione, facendo innumerovoli errori.

L'esperto, invece, si prenderà più tempo per valutare attentamente la situazione e con un tentativo unico risolverà il problema.
Questo metodo assolutamente efficace, è l'appilicazione vera e priopria di algoritmi matematici ed anche se il tutto può sfuggire alla nostra percezione, l'insieme delle deduzioni, i ragionamenti, le valutazioni di ogni singolo caso e peculiarità, sono tutti valori che cambiano e che quindi modificano ogni equazione.
Secondo Knuth infatti sistono delle regole algoritmiche che sono inelluttabili, senza andare ad elencarle, possiamo citare l'essenza che sostiene la variabilità della precisione a seconda della precisione dell'algoritmo di entrata, ne conseguerà che più i valori algoritmici d'ingresso cambieranno più il risultato dell'equazione cambierà.
Qual'è la relazione con il Problem Solving ?Direte voi.
Semplice, ogni problema mal strutturato produrrà dei risultati erronei e le variabili stesse all'interno dell'agoritmo modificheranno il risultato, conseguentemente a ciò avrete la mancata risoluzione del problema.
In sostanza, se vogliamo avere risultati certi, dobbiamo investire molto più tempo sulla raccolta degli algoritmi d'ingresso e quindi centrare il problema attentamente, valutare con attenzione tutte le variabili e solo alla fine di uno studio dettagliato, produrre la soluzione.


Se volete saperne di più, effettuare corsi di aggiornamento, addestramento personale, consulenze e/o altro, contattatemi :

andreapiobbici@gmail.com


Andrea Piobbici



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